venerdì 31 ottobre 2008

 

Osservazioni


Osserviamo le immagini fortemente ingrandite dei bachi.
Rispetto a qualche giorno fa, hanno un colore molto più chiaro, il capo è più visibile, si sono allungati di più del doppio e sembrano anche più grassocci.
Ora non sono più così pelosi, ma i peli sono più lunghi e più visibili. Anche le zampe si distinguono meglio, ma non siamo ancora in grado di sapere quante sono. Il torace ha un colore più chiaro, quasi bianco rispetto all’addome. Il capo è coperto da una pellicola marrone che riflette la luce.
Si vede nettamente che il corpo è composto da anelli, quasi come quelli dei lombrichi (però non sono anellidi, ma insetti).
I bachi hanno mangiato la parte più tenera delle foglie; le nervature che sono più coriacee le hanno lasciate intatte.
Hanno anche fatto tanta cacca, segno che stanno bene, mangiano e digeriscono.

 

Oggi mare liscio come l'olio e vento assente

Poteva essere una catastrofe invece oggi guardando nella vasca dei bachi abbiamo scoperto che non è successo nulla. Anzi no, qualcosa è accaduto: i bachi hanno cambiato aspetto. Sono ingrassati e cresciuti; hanno anche cambiato colore della pelle che ora è grigia. In una parola, ora sono nella seconda età. Osserveremo più attentamente il nuovo aspetto delle larve appena il maestro le avrà fotografate con la macchina digitale e le proietterà sullo schermo grande.

giovedì 30 ottobre 2008

 

Oggi mare molto mosso e vento di bufera

Forse abbiamo evitato una catastrofe!
Oggi mi sono recato a scuola per dare la solita foglia di gelso in pasto ai bruchi.
Ho subito notato qualcosa di strano: le pareti della vasca che ospita i bachi erano coperte di condensa. Come mai? Aperta la vasca, ho constatato che tutta la carta sulla quale sono posate le larve era bagnata. Che cosa è accaduto? Con quali conseguenze? Lo vedremo domani.
E ci sarà un'altra (gradevole) sorpresa!
Capitan Quinto

domenica 26 ottobre 2008

 

Ecco i primi tre!

Posted by Picasa

sabato 25 ottobre 2008

 

Sono nati!

UDITE UDITE sono nati, prima tre, (come in Cipì) e ad oggi quasi
tutti. Noi li abbiamo alimentati col cibo del primo vasetto rimasto, ne
abbiamo dato meno delle precedenti volte e così lo useremo più a lungo. Per
il momento si può vedere chiaramente che i bachi si muovono e sono
"vitali".
Speriamo.
I bambini della Volksschule Innere Stadt

venerdì 24 ottobre 2008

 

Oggi mare agitato e vento di novità

Marcello è salito in classe durante la ricreazione per lavarsi i denti ed è andato a curiosare alla vasca dei bachi. Così ha potuto assistere alla schiusa del primo uovo. Finalmente!
Eravamo un po' preoccupati perchè erano passati già 14 giorni da quando sono stati spediti da Padova.
Le altre larve probabilmente usciranno dall'uovo durante questo fine settimana e quando torneremo a scuola lunedì ne troveremo a decine a divorare foglie di gelso.
Rita è preoccupata perchè si chiede chi alimenterà le larve sabato e domenica.
Niente paura: ci penserà Capitan Quinto!
A lunedì!

mercoledì 22 ottobre 2008

 

prova

Ciao!!!
I nostri bachi non sono nati. Le uova ci sono tutte. Nessuna nuova.
Speriamo che questo messaggio arrivi.

Ciao da Innsbruck


lunedì 20 ottobre 2008

 

Un museo da vistare

Visitate il sito di questo museo!

 

Oggi mare tranquillo e vento fiacco.

I giorni scorsi abbiamo indagato le cause della morte dei bachi in modo da essere preparati a prevenire ogni tipo di problema.
Ecco i risultati delle nostre ricerche.

Il Calcino è una malattia causata da un fungo parassita. Appena il baco prende questa malattia cambia subito colore e diventa rossastro. Qualche ora dopo la morte viene avvolto da una specie di muffa bianca e rigida.
Per evitare questa malattia bisogna effettuare energiche disinfezioni di tutta l’attrezzatura prima e durante l’allevamento. Inoltre è necessario distruggere i bachi infetti e anche il “bosco”inquinato. Federica, Fabrizio, Martino, Gabriele, Erik

Il Giallume si manifesta negli ultimi giorni del ciclo di vita della larva.
I bachi presentano dei rigonfiamenti agli anelli; la pelle si rompe facilmente lasciando uscire un liquido denso e opaco.
Questa malattia è causata da umidità eccessiva, foglia bagnata o anche dagli sbalzi di temperatura; per prevenirla occorre stare attenti a non fare questi errori. Elisa F, Cristiano, Isabella, Yeimi.

La Flaccidezza è una malattia molto grave causata da un batterio che viene ingerito con le foglie di gelso. Di solito colpisce i bachi quando stanno per salire al bosco. Il baco malato diventa scuro, molle, pigro; resta fermo come se dormisse e così muore lasciando colare un liquido nerastro e puzzolente.
Appena un allevatore si accorge di questa malattia deve subito cambiare tutto il letto e distruggere i bachi morti o moribondi. Giada, Martina, Marcello, Lorenzo

La Pebrina è dovuta ad un microrganismo che si mostra con forme simili a granellini di pepe. Può venire in qualsiasi età della vita dei bachi e su qualsiasi parte del corpo.
La larva colpita diventa lenta come una lumaca nei movimenti; prende un colore cenere sporco che dopo un po’ diventa ruggine e difficilmente riuscirà a fare il bozzolo. Per prevenire la malattia bisogna utilizzare uova sane e non dimenticare le norme igieniche durante l’allevamento. Christian, Rita, Simone, Emiliano, Peniel

Nel 1989 è apparso un nuovo nemico del Bombyx Mori; in quell’anno infatti i bachi di molti allevamenti non sono stati in grado di filare la seta. Dopo accurate indagini si scoprì il colpevole: l’Insegar, un insetticida messo sul mercato in quello stesso anno. Per quanto riguarda il baco, gli effetti si vedono durante la quinta età: al settimo giorno si nutrono normalmente ma non danno nessun segno di filatura. Dopo diversi giorni l’80-90% delle larve muore, mentre quelle che riescono a filare il bozzolo difficilmente riusciranno a completare la metamorfosi. L’Insegar è molto pericoloso perché i suoi effetti si sentono anche a 6 chilometri dal luogo in cui è stato spruzzato.
Federico, Helena, Elisa D, Daniel, Massimo

sabato 18 ottobre 2008

 

Oggi mare calmo e vento fiacco.


Oggi siamo un po’ stanchi perché siamo tornati a scuola dopo tre giorni intensi al Rifugio Sores.
Durante la nostra assenza sono arrivate due ovature di bachi.
Tentiamo nuovamente questa esperienza, sperando di non ripetere gli errori della volta scorsa.
Le uova sono tantissime, ma ne manderemo una ventina agli amici Tirolesi, perché anche le loro larve sono morte.
Ormai è autunno inoltrato e le foglie sono gialle e secche, ma per noi non è un problema perchè abbiamo tante foglie in frigorifero dove si conservano fino a quando i bachi si saranno chiusi nel bozzolo.
Ieri in Val di Non abbiamo visto due gelsi ricchi di foglie verdi e appetitose.
Eravamo tentati di farne una buona scorta, ma per fortuna non l’abbiamo fatto perché si trovavano vicino a un frutteto e potevano essere contaminate dagli insetticidi.

venerdì 10 ottobre 2008

 

Oggi mare in burrasca e vento forza 12

Ormai è troppo tempo che le larve sono immobili.
Non stanno in muta così tanto tempo...sono morte!
Quali potrebbero essere le cause?
1° ipotesi: la temperatura. Una temperatura troppo elevata o, al contrario, troppo bassa può uccidere le larve. Il termometro però ha quasi sempre segnato 23°. Ipotesti scartata.
2° ipotesi: i prodotti per le pulizie. Mercoledì mattina in classe si sentiva odore di varechina. I bachi potrebbero avere respirato i vapori. Ipotesi accolta.
3° ipotesi: l'umidità. Forse l'umidità eccessiva o, al contrario, troppo bassa può avere causato problemi ai bachi. Federico afferma di avere letto che la giallite (una malattia dei bachi) è causata da sbalzi di temperatura, o da troppa umidità o, ancora, da foglia acquosa. Ipotesi accolta.
Indagheremo.

giovedì 2 ottobre 2008

 

Tragedia?

Oggi abbiamo notato con grande stupore che quasi tutti i bruchi sono immobili.
Che siano morti?
Speriamo proprio di no!
Che siano spaventati dai nostri rumori? Forse.
Allora da oggi cercheremo di essere più silenziosi.
Che stiano riposando?
Può essere, perchè in questi giorni hanno mangiato in continuazione...Infatti sul foglio ci sono tanti puntini neri: è la loro cacca!
Non ci resta che aspettare e sperare...

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