mercoledì 25 febbraio 2009

 

Bachi in tutto il Trentino!

Abbiamo trovato delle pagine molto interessanti sul calendario pubblicato dal Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina

Il titolo del calendario è: Amici animali nella memoria e nel quotidiano narrate dagli anziani residenti in R.S.A.

Vi riportiamo alcuni brani.

"Nei paesi tutte le famiglie avevano delle bestie: cavalli, capre, mucche, vitelli, buoi, galline, asini, pecore, maiali, conigli, cani, gatti, uccelli, ma anche topi, pulci e pidocchi." (Nonno di Gabbiolo)

"Le bestie si chiamavano per nome perchè erano parte della famiglia e nasceva un affetto verso di loro che non so spiegarmi. Credo che spesso non si provi questo sentimento forte nemmeno per le persone" (Lucia- Cavedine).

"Nella mia vita non ho avuto molte esperienze con gli animali, della mia infanzia ricordo soprattutto che c'era molta miseria e che il pensiero principale era cercare di mettere insieme il pranzo con la cena; gli animali avevano solo lo scopo di trasformarsi in pietanza" (Silvano - Levico). 

Dal calendario alla pagina di MAGGIO:

Pergine

Da un' oncia di uova si potevano produrre dai 60 ai
70 kg (lordi) di bozzoli. E' interessante notare come la quantità
di uova acquistate in primavera dipendeva dal numero dei gelsi
posseduti dalla famiglia, ne servivano infatti dieci per alimentare
i bruchi nati da un'oncia di uova. Un'oncia consisteva in circa 30 
grammi e il costo si aggirava sulle 30 lire.


Levico
Le famiglie dei contadini che abitavano al maso Rosso, a Barco, non
riuscivano mai aportare i bachi a maturazione, morivano prima
dell' ultima “muta”. Furono consultati anche alcuni esperti, venuti
apposta da Trento, purtroppo il responso fu che la loro
casa non era adatta, i locali erano malsani, troppo umidi
per i cavaleri. Quanto lavoro per niente avevano fatto!

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